Magnificat - Coro Città di Cuneo - Associazione Sicut Lilium

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venerdì 16 giugno 2017, ore 21:00
Bastia M.vì, Chiesa San Fiorenzo
Loc. S. Fiorenzo

Coro della Soc. Corale Città di Cuneo
Matteo Lerda, percussioni
Giuseppe Cappotto, direttore

Opere della classe III D del Liceo Artistico “Ego Bianchi” – Cuneo
Grazia Gallo, docente di Discipline pittoriche

 

Ingresso libero

 

“MAGNIFICAT”
Maria di Nazareth nella coralità contemporanea

Nella letteratura musicale sacra, i lavori d’ispirazione mariana occupano non solo un’ampia e ben determinata sezione, ma si distinguono per il loro specifico valore estetico, quasi che la sensibilità dei compositori abbia trovato, e trovi tutt’oggi in quelle preghiere, una speciale affinità.
Certo è che i testi delle Antifone, delle Sequenze e delle preghiere mariane da un lato mostrano una sorta di autonomia contenutistica, che emerge con particolare chiarezza nella specificità dell’invocazione e nel tono quasi familiare con il quale chi prega si rivolge alla Madonna. Dall’altro è altrettanto evidente la loro qualità poetica, animata peraltro da una sincera spiritualità.
Chi prega Maria, sembra lo faccia sapendo che sarà ascoltato da un suo simile, da colei che nonostante il compito straordinario che le è stato assegnato, ha mantenuto integra tutta la sua umanità.

 

Un’umanità che si dispiega in tutta la sua interezza: salutiamo la Madre benedicendola per il frutto del suo ventre, siamo vicini a lei nel pianto ai piedi della croce, estremi che in questo repertorio vengono del resto toccati con due opere magistrali dell’americano Elder, appena trentenne, e del nostro Piero Caraba, assai conosciuto agli addetti ai lavori ma meno al grande pubblico.
Il richiamo alla concretezza del mito mariano è altresì vivo nell’invocazione estone di Urmas Sisask, piena di stilemi musicali popolari, e nel “Salve Regina” quasi danzato degli svedesi Jansson ed Eriksson.
Uno dei grandi nomi del Novecento, Henryk Mikołaj Górecki (l’unico degli autori in programma già scomparso, nel 2010), ha poi scritto l’invocante abbandono del “Totus tuus”, su un testo appositamente scritto dalla poetessa polacca Maria Boguslawska in occasione della terza visita di Papa Giovanni Paolo II nella sua terra natale, mentre gli emergenti Esenvalds e Gjeilo, rispettivamente lettone e norvegese, danno suggestivamente vita il primo al “Magnificat”, il Cantico di Maria di fronte ad Elisabetta, ed il secondo ad un breve testo intriso di regalità e misticismo dedicato alla “Seconda Eva”, Maria, appunto.

Si tratta quindi di un percorso nella musica corale contemporanea intorno a Maria di Nazareth, figura non a caso venerata da tutte le Religioni monoteiste del pianeta, attraverso sette diversi testi musicati da sette autori contemporanei di musica corale di fama planetaria.
Il viaggio musicale così strutturato intende toccare Paesi e scuole compositive diversissime (Estonia, Norvegia, Svezia, Italia, Stati Uniti, Lettonia, Polonia e, con Chilcott, Inghilterra), tutte contraddistinte da una lunghissima e fecondissima tradizione corale.
Naturalmente, anche le caratteristiche compositive dei sette compositori sono molto diverse, anche se tutte calate nella realtà artistica e culturale dell’età contemporanea: ogni brano si distingue nettamente dagli altri, creando un vero e proprio “caleidoscopio corale” che non può che attrarre anche il pubblico “non addetto ai lavori”.

Le sette “Advent Antiphons” che precederanno ognuna di queste preghiere, fanno invece parte di un ciclo opera di un solo autore, Bob Chilcott, altro maestro indiscusso e notissimo della scrittura corale di oggi; si crea così una cornice comune a tutte e sette le preghiere mariane: unità nella diversità, dato che le sette Antifone si edificano sulla stessa scrittura corale e si basano tutte sulla stessa melodia dell’Antifona originale gregoriana “O Sapientia” (che, nel dettaglio, è anche la prima nella serie di Chilcott).
Il loro testo è ricavato da celebri testi latini recitati nell’ultima settimana di Avvento risalenti ai tempi di Gregorio Magno (VII secolo dopo Cristo): le invocazioni al Messia che sta per nascere offrono una profonda teologia, e l’ispirata scrittura corale a otto voci del maestro inglese ce ne restituisce pienamente la sacralità.

 

joomplu:351La Società Corale Città di Cuneo, fondata nel 1946, vanta al suo attivo oltre 650 concerti e la partecipazione ad importanti iniziative (come “Settembre Musica” di Torino, come la “Rassegna Internazionale” di Aosta, il “Festival di Musica Sacra” di Nizza ed altre ancora); per molti anni ha organizzato la rassegna “Corali a Cuneo dall’Europa”, che ha visto in città importanti cori di fama internazionale (norvegesi, svedesi, tedeschi, francesi, inglesi, sloveni, lituani, cechi, ungheresi).
Ha effettuato tournées di concerti in Germania, Francia, Repubblica Ceca ed Inghilterra, mentre nell’aprile del 1990 ha partecipato con lusinghiero successo alla Rassegna Internazionale di Montreux, in Svizzera.
Pur prediligendo un repertorio di autori romantici tedeschi, russi, cechi e di compositori del ‘900 (ad esempio, ha eseguito la “Liturgia di San Giovanni Crisostomo” di Chajkovskij), il Coro della Società ha realizzato nella sua storia importanti produzioni integrali come la “Passione secondo Giovanni” e la “Messa in si minore” di Bach, il “Requiem” e la Messa KV 220 di Mozart, il “Te Deum” di Charpentier, il “Messia” di Händel e la “Sinfonia n. 9” di Beethoven, i “Carmina Burana” di Orff, il “Requiem” di Fauré, il “Gloria” ed il “Requiem” del contemporaneo inglese John Rutter e la “Berliner Messe” del contemporaneo estone Arvo Pärt, oltre a Messe di Schubert e di Haydn; ha partecipato inoltre a seminari di studio con il M° Fosco Corti, il M° Peter Erdei, il M° Kurt Suttner, il M° Janos Klezli, dell’Accademia “F. Liszt” di Budapest, e, nello scorso aprile, con il M° Mikhail Golikov, dell’Accademia di Musica di San Pietroburgo.
Quanto alle produzioni discografiche, nel 1994 il Coro ha inciso su Compact Disc la “Messa op. 86” in Re maggiore per coro e organo di Antonín Dvorák e, in prima assoluta, il ciclo a cappella “V prírode” (“Nel regno della natura”) op. 63 dello stesso autore; nell’aprile del ‘98 è invece uscito un altro CD con gli estratti dell’esecuzione dal vivo dell’Oratorio “Il Messia” di Händel. Nel 2000 c’è stata anche l’uscita del primo CD del Coro delle Voci Bianche, contenente brani popolari e contemporanei, Spirituals ed estratti da Musicals; l’ultima produzione discografica del Coro è “Voci dal Baltico”, un CD uscito nel dicembre 2008 con musiche sacre contemporanee di autori Estoni, Lituani e Lettoni.
Molto apprezzate le iniziative concertistiche più recenti del Coro, che hanno riguardato lo studio monografico dei mottetti di Anton Bruckner, la musica corale italiana degli ultimi 150 anni e le produzioni corali novecentesche e contemporanee dei Paesi Scandinavi e Baltici; nel 2014, invece, il Coro si è dedicato ad un excursus storico sul canto a cappella per il culto russo – ortodosso, mentre nel 2015 ha approfondito la musica corale del Novecento e di oggi negli Stati Uniti.

joomplu:350Lo scorso anno, per celebrare i Settant’anni dalla sua Fondazione, la Società Corale Città di Cuneo ha eseguito, in una memorabile serata nell’ex – chiesa di San Francesco a Cuneo, la Messa BWV 236 di Johann Sebastian Bach e “Sunrise” di Ola Gjeilo, oltre a patrocinare attività di Voci Bianche nelle Scuole Primarie della città, ad ospitare un concerto del Coro Giovanile Italiano ed a portare il proprio “Concerto di Natale” negli ospedali e nelle case di riposo del circondario.
La Società organizza anche la Rassegna “Dopocena in Corale”, con appuntamenti di sempre unanime consenso di pubblico e di critica; propone anche incontri e conferenze riservate ai suoi Soci, e pubblica il semestrale “Proposta Corale”.